L’acqua è un bene raro e prezioso e solo una parte infinitesimale delle riserve idriche della terra (circa lo 0,03%) costituisce una risorsa disponibile per le attività umane. Oltre al problema della carenza idrica, l’enorme quantità di acque reflue scaricate nell’ambiente dalle attività industriali, in costante crescita a partire dal secolo scorso, ha sollevato serie preoccupazioni ambientali sull’inquinamento idrico.
Alla luce di ciò, sarebbe estremamente auspicabile il riciclo di effluenti industriali adeguatamente trattati a valle del tubo. Le sempre più stringenti normative ambientali sui rifiuti pericolosi hanno incoraggiato la ricerca di soluzioni innovative per il risanamento delle acque reflue contaminate.
In questo campo, il biorisanamento attraverso l’uso di funghi e dei loro enzimi ossidativi è visto come una affascinante soluzione grazie alla natura ecologica e ai bassi costi.
Le laccasi hanno mostrato risultati incoraggianti nella degradazione e nella disintossicazione di numerosi inquinanti dell’acqua: fenolici, coloranti sintetici e sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino.